Sono tre distillati di vino che si differenziano per le zone e le tecniche di produzione. Benché diano vita a bottiglie diversissime fra loro per gusto e prezzo, in miscelazione possiamo considerarli equivalenti. Con un po’ di esperienza e di esperimenti maturerete le vostre preferenze e le vostre scelte.
Il cognac è prodotto nella regione della Charente in Francia in piccoli alambicchi e poi affinato in botti di legno mescolando fra loro diverse annate; il mediocre vino locale si trasforma così in un distillato eccezionale e celeberrimo. Nei cocktail è da sempre usato, anche se è preferibile degustare in purezza le etichette migliori e miscelare i prodotti più giovani o più economici. Le migliori zone di produzione sono Grande Champagne e Petite Champagne; le altre sono Borderies, Fins Bois, Bon Bois, Bois Ordinaires. L’altra indicazione in etichetta che è indispensabile conoscere è quella relativa all’invecchiamento:
VS – il cognac più giovane utilizzato nell’assemblaggio di queste bottiglie ha tra 2.5 e 4.5 anni di invecchiamento.
VSOP – almeno 4.5 anni di invecchiamento per la componente più giovane.
XO, Napoleon, Hors d’Age, Vieille Réserve – minimo 6.5 anni d’invecchiamento per il cognac più giovane
Per i primi passi nella miscelazione suggeriamo le bottiglie più giovani fra quelle prodotte da Courvoisier, Martell, Hennessy. Le etichette di maggior pregio sono moltissime, ma evitiamo di citarle qui.
L’armagnac è il distillato più antico di Francia, prodotto nella zona omonima della Guascogna e come il cognac si ricava da un pessimo vino; ma ci sono alcune differenze da evidenziare. Innanzitutto l’armagnac viene passato una sola volta, contro le due del cognac, nell’alambicco. Inoltre non è quasi mai assemblato ma millesimato, cioè la bottiglia presenta l’anno della vendemmia del vino usato per la distillazione. Le zone di produzione sono, dalla più pregiata alla meno apprezzata, Bas Armagnac, Haut Armagnac, Ténarèze.
Se non è indicato l’anno in etichetta e l’armagnac è assemblato, possiamo trovare le seguenti sigle:
VSOP – tra 4 e 5 anni di invecchiamento.
Extra Vieille Réserve o XO – sopra i 5 anni (spesso un invecchiamento medio dei vari distillati assemblati non superiore ai 6 – 7 anni).
Per il momento non abbiamo trovato Armagnac economici che valga la pena utilizzare nei cocktail.
Il brandy è il generico nome dei distillati di vino (di solito trebbiano, chiamato in Francia ugni blanc); infatti sia cognac che armagnac sono in realtà dei brandy. Con questo termine però di solito si indicano i prodotti non francesi, soprattutto italiani e spagnoli.
Notissimi e apprezzabili brandy italiani da adoperare nei cocktail sono Vecchia Romagna Etichetta Nera, Stravecchio Branca, Stock 84 Riserva invecchiata XO.
I brandy spagnoli vantano molte pregevoli etichette. Per citare quelle più accessibili sugli scaffali italiani indichiamo Torres 5 anni Solera Reserva, dall’ottimo rapporto qualità prezzo, Fundador Solera Brandy De Jerez, e i superiori Torres 10 anni Gran Reserva e Brandy de Jerez Solera Gran Reserva Cardinal Mendoza.