Tumbler basso o calice da vino Tecnica
Build Ghiaccio
Cubetti
Note ed approfondimenti
I soldati dell’Impero Austroungarico di stanza in Veneto nell’Ottocento faticavano a reggere la gradazione alcolica dei vini bianchi locali, ragion per cui iniziarono ad allungarli con uno spruzzo di acqua gassata. Successivamente bastò aggiungere un po’ di bitter per dar vita a uno degli aperitivi più bevuti in Italia e, da un po’ di tempo in qua, nel mondo. Oggi si è affermata la ricetta con Aperol, più beverina e leggera, ma altri bitter possono offrire sapori più intensi e meno stucchevoli. Il ricettario IBA segnala queste varianti: Campari Spritz, Cynar Spritz e Select Spritz, quest’ultimo tipico di Venezia e guarnito con una grossa oliva verde. Le ricette elaborate nel corso degli anni nei vari bar del nord Italia sono tuttavia innumerevoli; il nostro amico Gabriele Massei propone il suo Doctor’s Spritz, in cui combina 20 ml di Aperol e 40 ml di Cynar, lasciando inalterate le dosi di prosecco e soda. Carlo Casciani, invece, ci scrive e ci suggerisce di guarnire il Select Spritz con alcuni capperi al posto dell’oliva verde, per ottenere una sapidità più marcata e contrastante con il bitter.
Altre varianti interessanti sono quella con amaro Braulio e quella con Pimm’s No.1 a fare la parte del bitter. Guarniteli con una fetta di limone o lime.
Se volete uno Spritz un po’ meno diluito potete anche omettere la soda e limitarvi alla combinazione Prosecco (o spumante brut) e bitter.