Senza approfondire troppo distinguiamo tra zucchero semolato o bianco e zucchero grezzo, di solito ricavato dalla canna da zucchero. Il primo è saccarosio puro e quindi si limita a dolcificare, il secondo aggiunge anche sapori diversi. Entrambi possono essere disciolti in acqua per trasformarli in sciroppo: una soluzione al 50% di zucchero e acqua dà vita al simple syrup; una al 66% (due terzi zucchero e un terzo acqua) si usa per fare il rich syrup, che dolcifica di più. Il rich syrup ha anche il vantaggio di conservarsi più a lungo, perché l’elevata quantità di zucchero impedisce la proliferazione batterica.
Altri dolcificanti usati nei cocktail sono lo sciroppo d’agave (fruttosio e non saccarosio) e il miele; quest’ultimo per la sua densità si miscela male, quindi è meglio diluirlo con acqua. Un altro aspetto da considerare a proposito del miele è naturalmente che non è neutro, ma ha un sapore marcato e che varia da tipo a tipo.