Ghiaccio

Senza ghiaccio non esistono (quasi mai) cocktail! In questa sezione non svisceriamo la complessa questione delle variazioni di temperatura e diluizione che apporta alla bevanda, ma diamo soltanto poche indicazione pratiche. Innanzitutto cominciamo col dire che in un cocktail ci vuole tanto ghiaccio, sia per una questione estetica che di raffreddamento: non lamentatevi del barman che vi serve un bicchiere pieno di ghiaccio, sta soltanto facendo bene il suo lavoro; l’importante è che nel bicchiere ci sia la giusta quantità di bevanda! Per quanto riguarda le dimensioni preferite cubetti classici pieni per lo shaker, perché quelli cavi si frantumano più facilmente e al limite vanno bene per il servizio on the rocks; servizio per il quale, però, potete anche optare per un unico grosso pezzo o cubo o sfera di ghiaccio. Il ghiaccio tritato si scioglie rapidamente ed è perfetto quindi per raffreddare e diluire quei cocktail dissetanti che non vogliamo siano troppo forti (Mint Julep o certi tropicali a base di rum). Non usatelo per il mojito, però, che è già abbastanza leggero da solo.

Non ci stancheremo mai di dire che il ghiaccio non è mai abbastanza. Abbiatene sempre una buona scorta nel congelatore e, se aspettate molti ospiti, considerate la possibilità di acquistarne qualche chilo presso i distributori automatici o altri rivenditori