Altri alcolici

Il pisco è un distillato di vino o mosto d’uva bianca e/o rossa, prodotto in Perù ma anche in Cile, non affinato in botte; molto aromatico e profumato.

Altri alcolici

La grappa come il pisco deriva dall’uva, ma in questo caso dalle vinacce, ovvero la parte solida del grappolo che resta dopo che si è realizzata la spremitura per produrre il mosto; fondamentalmente la buccia. La grappa è un prodotto tradizionale italiano, distillato sia artigianalmente che su scala industriale: in entrambi i casi esistono grappe scadenti o eccellenti. La nostra acquavite può essere giovane o bianca se non passa dal legno e riposa solo qualche mese in acciaio; si dice invecchiata se invece ha almeno 12 mesi di permanenza in botte di legno. Se il produttore ha usato piccole botti per almeno metà del tempo è detta barricata. Le grappe aromatiche derivano da uve particolarmente aromatiche, appunto, come traminer o malvasia per esempio, mentre le aromatizzate vedono l’intervento di radici o frutta, spesso in infusione, per modificare il gusto del distillato: esempi classici la grappa alla genziana e quella alla pera.

Il calvados (pron. calvadòs) è un superbo distillato di sidro di mele (e talvolta di pere, nella zona del Domfrontais) della Normandia; la zona più prestigiosa è quella detta Pays d’Auge. L’invecchiamento fa riferimento alla botte più giovane usata nell’assemblaggio, secondo la scuola francese, e prevede le seguenti diciture: 3 stelle, Vieux o Réserve, VO o VSOP, XO o Napoléon o Hors d’Age, corrispondenti rispettivamente a 2,3,4 e 6 anni e oltre; esistono anche bottiglie millesimate, ovvero non assemblate. I calvados più giovani mantengono i profumi e il gusto acidulo della mela; quelli più invecchiati sprigionano un gusto complesso che li fa accostare agli altri grandi distillati francesi. A voi la scelta.

Il maraschino è un liquore trasparente ottenuto dall’aggiunta di zucchero e aromi a un distillato di alcool in cui sono state fatte macerare le marasche, ciliegie aspre tipiche della Dalmazia. La gradazione alcolica di solito è intorno al 30% e Luxardo, dalla caratteristica bottiglia impagliata, è il marchio più noto.

Il Cherry Brandy si ricava dalla macerazione in brandy di ciliegie, noccioli quasi sempre compresi; il risultato finale è piuttosto dolce, anche perché spesso viene aggiunto zucchero. Non fate gaffes e non confondetelo con lo sherry, il sublime vino liquoroso di Jerez in Spagna. Stock e Heering sono i marchi di cherry brandy più noti in Italia. Il Sangue Morlacco è un ottimo prodotto di Luxardo che deve il suo nome a Gabriele D’Annunzio.

Assenzio o Absinthe. Liquore al gusto di anice, di colore spesso verde ma anche giallo. L’assenzio maggiore (Artemisia absinthium), erba che dà il nome al prodotto, è lo stesso che viene usato nel vermouth. Non ci addentriamo per il momento nella “leggenda nera” dell’assenzio, la fata verde di fine Ottocento e sgombriamo il campo da ogni dubbio: non aveva né ha effetti allucinogeni e non è più dannoso per la salute di un qualunque analogo alcolico.

Saint-Germain. Dolce ma raffinato liquore francese a base di fiori di sambuco (la Sambuca non c’entra niente, naturalmente).

D.O.M. Bénédictine. Dolce liquore d’abbazia alle erbe, abbastanza usato in miscelazione ma ottimo anche liscio.

Chartreuse. Liquore prodotto dai monaci della Grande Certosa situata sulle Alpi francesi. La ricetta, che comprende ben 130 erbe, è conosciuta soltanto da due frati alla volta. La variante Chartreuse Verte tocca il 55% di alcool sul volume, eppure al naso e al palato è un’esplosione di sapori e di profumi. Meravigliosa. Notevole anche la Chartreuse Jaune, di “appena” 40° e più delicata. Come la Bénédictine è molto usata nella miscelazione tradizionale.

Drambuie. Liquore scozzese dell’Isola di Skye, ottenuto dall’ottimo whisky locale (Talisker) a cui vengono aggiunte erbe, spezie e miele di erica della brughiera. Caldo, dolce, profumato, perfetto d’inverno o nel cocktail Rusty Nail. Un uso interessante è quello che si trova in alcuni cocktail tropicali, dove sostituisce lo zucchero o il triple sec: per esempio nel Very Rusty Daiquiri.

Galliano. Liquore dolce alla vaniglia originario di Livorno. Si riconosce dalla bottiglia alta e stretta.

Apricot Brandy. Fermentato di frutto e nocciolo dell’albicocca, sottoposto poi a distillazione e aggiunta di zucchero. Molto dolce.

Midori. Liquore giapponese al melone verde inventato negli anni Settanta del XX secolo. De gustibus disputandum non est, ma diciamo che i giapponesi hanno fatto cose migliori.

Miske. Distillato tradizionale dell’Ecuador ricavato dall’agave. Vedi anche la voce Tequila e Mezcal o Mescal.