Freezer Mixology: liquori e miscele da congelatore.

In questi ultimi anni sta prendendo sempre più piede l’abitudine di comprare e consumare cocktail ready-to-drink, modalità che ha naturalmente i suoi pro e i suoi contro: se è vero che si perde tutta la bellezza della preparazione, con la sua ritualità, nonché la possibilità di adattare sul momento le ricette ai gusti dei consumatori, è altresì innegabile che si abbiano concreti vantaggi di velocità e praticità, soprattutto quando si hanno molti ospiti.

In questo articolo parleremo di alcuni liquori, ma soprattutto miscele, da conservare pronti in freezer e servire a fine pasto come digestivi (come il classico limoncello), ma anche in altre occasioni.

Alcune considerazioni generali: il freezer porta la temperatura a circa -20° gradi centigradi, temperatura che smorza e spegne molte sfumature aromatiche olfattive e gustative; perché allora suggeriamo questa modalità, peraltro apprezzata da innumerevoli bevitori di amari e liquori? Fondamentalmente perché la sensazione del liquido ghiacciato è innegabilmente gradevole e rinfrescante, perché il tasso zuccherino di queste bevande, solitamente molto elevato, si avverte meno alle basse temperature, e infine perché se non lo si beve d’un fiato il drink aumenterà velocemente la sua temperatura rivelando e rilasciando gradualmente tutti i profumi e i sapori dapprima attenuati. L’unica accortezza che bisogna avere è quella di non riporre in freezer bevande che possano congelare: in pratica mantenetevi sopra una gradazione alcolica del 25 o – meglio – del 30%. Evitate anche miscele a cui avrete aggiunto panna fresca, latte o succhi di frutta.

Ecco un breve e incompleto elenco di bevande alcoliche già pronte da conservare in congelatore e servire in bicchierini da shot (circa 50 ml. di capienza):

  • Limoncello: Classico e gradevole, un po’ “piatto” quello industriale, più vivace quello artigianale.
  • Acqua di Cedro Nardini: Delicato e raffinato, al punto che forse si fa apprezzare maggiormente se conservato in frigorifero.
  • Liquore al kumquat: Davvero sorprendente, ricco e complesso nel suo equilibrio dolce-agro. Vi proponiamo la nostra ricetta originale per prepararvelo a casa.
  • Brancamenta: Versione più leggera e con più menta del celebre Fernet Branca; ottimo, meno dolce dei precedenti ma pur sempre dolce.
  • Amari vari: Molti produttori di amari ormai da anni, sia nella pubblicità che nell’etichetta, propongono la modalità di consumo ghiacciata.

Vediamo invece adesso alcune miscele da preparare in pre-batch e conservare a -20° fino al momento del consumo:

  • Stinger: Davvero un grande e semplice after dinner, basato sull’accoppiata cognac – liquore alla menta. Dolce ma non stucchevole, apprezzabile in ogni stagione. Potete aggiungere una piccola quantità d’acqua per diluirlo un po’ (vedi le note alla nostra ricetta).
  • Autumn Negroni: Possente aperitivo, al punto che secondo noi, per gusto e gradazione alcolica, è preferibile come shot after dinner, sia nella normale preparazione che conservato in congelatore. Anche il classico Negroni, così come il Cardinale o il Boulevardier, può essere conservato in questa modalità, magari aumentando un po’ la quantità di distillato (gin o whiskey) e riducendo quella di bitter e vermouth. Questi cocktail, proprio per la presenza di un vino fortificato come il vermouth, non si prestano a essere conservati a tempo indeterminato: consumateli entro qualche settimana dalla preparazione.
  • Pinello: Una nostra ricetta originale, semplice da preparare ma con un ingrediente non proprio comune, il liquore al pino mugo. Non per tutti i gusti, ma se adorate i profumi dei boschi alpini e la freschezza dei limoni dovete provarlo!
  • Dry Martini: Molti grandi bartender conservano in congelatore il Cocktail Martini premiscelato, pronto da essere servito. Onestamente a noi piace prepararcelo o guardare mentre ce lo preparano, ma un piccolo shot ghiacciato di Martini (servito non in coppetta ma nel bicchierino da liquore) prima di sedere a tavola, o per pulire la bocca tra una pietanza e l’altra, potrebbe essere un’ottima idea.

Ma concretamente come si passa da una ricetta con dosi per un solo drink a calcolare le giuste quantità per riempire una bottiglia da mettere in congelatore? Beh, si tratta di un semplice calcolo matematico; ma se non vi fidate delle vostre capacità, basta che prepariate un drink alla volta e lo versiate con un imbuto nella bottiglia finché non l’avrete riempita. Cominciate con una bottiglia piccola, dateci retta. I drink già pronti da bere sono una pericolosa tentazione, soprattutto per i più pigri. Attenti a non esagerare!

Speriamo, con questo breve articolo, di avervi dato qualche idea o qualche spunto per sperimentare un po’ con le bottiglie che avete in casa e con il congelatore. Ci sono tantissime possibilità, se vorrete suggerirci qualche ricetta potrete farlo a questo link, oppure a quest’altro (se preferite inviare la ricetta con le dosi per una persona).